ATTUALITÀ

Competenze e nuove certificazioni: l’impegno di IAL Lombardia

Un progetto a garanzia dei percorsi formativi delle persone per riconosciuti standard professionali

A rileggere il lungo percorso della formazione professionale in Lombardia e alcuni snodi fondamentali legati alla certificazione delle competenze, l’incrocio con IAL Lombardia è quasi inevitabile. Quando ancora la sua denominazione era Istituto Addestramento Lavoratori, IAL fu il primo ente di formazione, a metà degli anni Ottanta, a lavorare sulle competenze per gli Assistenti socio assistenziali e per gli Operatori socio sanitari, e ancora prima aveva progettato e programmato la formazione per assistenti sociali, per gli educatori professionali e quella per la definizione della professione del bibliotecario.

Certificare le competenze è un passaggio fondamentale per la qualificazione precisa degli apprendimenti e il loro inserimento in un quadro omogeneo a garanzia delle persone e di chi di quelle competenze intende avvalersi.

Il tema è stato uno dei focus dell’inaugurazione del secondo anno della Scuola Sindacale Permanente della Cisl Lombardia alla quale IAL Lombardia assicura un contributo progettuale, didattico e organizzativo.

UN LINGUAGGIO COMUNE TRA PROFESSIONI DIVERSE

E’ stato proprio da quanto emerso dal confronto con gli allievi e i docenti del primo anno della Scuola – ha spiegato Matteo Berlanda, amministratore delegato di IAL Lombardia – a suggerire un approfondimento sul fatto che materie di studio quali Contrattazione, Impresa 4.0, Politiche del lavoro, Welfare, Comunicazione, Negoziazione, Informatica e Statistica rappresentino un denominatore comune per il dirigente sindacale, per il responsabile delle risorse umane in una piccola e media azienda o per il responsabile delle relazioni sindacali in una associazione di rappresentanza datoriale. Partendo dalla convinzione che esista un linguaggio comune tra professioni diverse, ci siamo chiesti se fosse possibile arrivare ad una certificazione formale di quell’insieme di competenze”.

PECULIARITÀ DA VALORIZZARE

Si è avviata così una intensa fase di confronto e di verifica con la struttura che a Palazzo Lombardia sovrintende al Quadro Regionale degli Standard Professionali, durante la quale è emersa la condivisione di un set di conoscenze e competenze tecniche tipico di questo ‘settore’.

“L’impianto che abbiamo presentato – aggiunge Berlanda – fotografa una peculiarità del mondo del lavoro lombardo: un territorio in cui attori diversi per ruolo e funzioni parlano una lingua comune e riescono ad intendersi almeno su quale sia il ‘campo di gioco della rappresentanza degli interessi’ nel contesto lavorativo; una ricchezza del nostro territorio che può e deve essere valorizzata. Per questo lavoreremo nei prossimi mesi con tutti i soggetti interessati, per ancor meglio precisare le competenze descritte nella nostra proposta e migliorare la sostanza di un progetto che può concretamente contribuire a sostenere buone prassi e un sano funzionamento del sistema delle relazioni industriali in Lombardia”.

Mag 2019

20