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IAL compie 70 anni: un anniversario che ci unisce, tra memoria e futuro
Settant’anni sono una storia. La nostra. Una storia fatta di volti, territori, cambiamenti. Una storia che abbiamo costruito insieme, passo dopo passo.

Martedì 25 giugno abbiamo partecipato a un momento speciale: la celebrazione del 70° anniversario di IAL, insieme alle delegazioni IAL di tutta Italia.
La serata si è svolta al Forum Theatre di Roma, in un’atmosfera elegante e carica di emozione. Dopo la cena, le note delle più celebri colonne sonore del cinema italiano – da Morricone ad altri maestri – hanno riempito la sala grazie all’Orchestra Italiana del Cinema, che ha regalato a tutti noi un concerto coinvolgente e suggestivo. Un omaggio alla bellezza e alla cultura che ha chiuso la giornata con armonia e ispirazione.
Il giorno seguente, 26 giugno, ci siamo ritrovati presso Roma Eventi – Piazza di Spagna per l’Assemblea nazionale dello IAL.
Ad aprire i lavori, un video toccante che ha raccolto le testimonianze di allieve e allievi, ex corsisti e operatori provenienti da ogni parte d’Italia. Un mosaico di esperienze che raccontano con autenticità l’impatto profondo e trasformativo che la nostra attività formativa genera ogni giorno, dentro e fuori le aule.
Il presidente nazionale Stefano Mastrovincenzo ci ha guidati in un’appassionata rilettura delle nostre origini: il 1955, il secondo Congresso della CISL, la nascita di IAL come “apposito Istituto avente lo scopo di un rilancio dell’attività di formazione professionale dei lavoratori”. Una missione chiara, fondata sulla centralità della persona, sulla qualità del lavoro, sulla necessità di un apprendimento continuo che accompagni i cambiamenti della società e del mondo produttivo.
Per IAL Lombardia è intervenuta, Nadia Vignati, coordinatrice dell’area fragilità della sede di IAL Saronno.
Con autenticità e passione, Nadia ha condiviso con tutti noi il valore di un percorso professionale e umano lungo più di trent’anni: “Nella mia storia, lo IAL occupa uno spazio e un tempo importanti. Sono grata della formazione sul campo che mi è stata offerta e della libertà di cui ho goduto per mettermi in gioco e portare il mio contributo stimolata e sostenuta da relazioni positive, di confronto costruttivo. Ho avuto l’opportunità di crescere sul campo, di mettermi in gioco, di portare il mio contributo all’interno di una comunità che mi ha accolta e stimolata.
Lavorare con la disabilità mi ha insegnato a partire sempre dalla persona, da ciò che funziona, da ciò che può essere valorizzato. Ho imparato che le potenzialità emergono quando si costruisce un ambiente sociale che sostiene, accompagna, fa sentire visti.
In questo cammino, ho affinato la mia capacità di ascolto, di osservazione, la mia naturale propensione all’accoglienza. E nel riconoscere le risorse degli altri, ho imparato a riconoscere anche le mie.”
A chiudere i lavori, l’intervento della Segretaria nazionale CISL, Daniela Fumarola, presente fin dalla sera precedente e testimone del legame solido e profondo tra CISL e IAL.
Le sue parole hanno rilanciato con forza la missione che ci accomuna: “Istruzione e formazione restano le chiavi fondamentali della libertà della persona. Della persona che lavora, ma anche di chi cerca un nuovo inizio. Dobbiamo combattere quel divario di conoscenze che genera marginalità e lavoro povero. Questo significa investire in percorsi di apprendimento permanente, accessibili a tutti: giovani e meno giovani, occupati e disoccupati.
Dobbiamo legare sempre di più l’apprendimento a un nuovo patto sociale per il lavoro. Un patto che punti alla sicurezza, alla produttività, ma soprattutto a una nuova cittadinanza del lavoro. Oggi più che mai, ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte. Possiamo contribuire con le nostre idee, con l’impegno quotidiano, con la disponibilità ad aggiornarci, a partecipare, a costruire.
Questo è il tempo di farlo. E come IAL, come CISL, come cittadini attivi, dobbiamo essere parte viva di questo cambiamento.”
Questa due giorni intensa ci ha ricordato chi siamo. E perché facciamo ciò che facciamo.
Perché lo IAL non è solo una sigla: è una comunità viva, fatta di relazioni, competenze, responsabilità condivise. Una comunità che crede nel valore della formazione come strumento di crescita personale e collettiva.
Eventi come questi rafforzano la nostra identità e il senso di appartenenza. Ci ricordano che, insieme, possiamo continuare a costruire il futuro.