IAL Lombardia: +14% per le iscrizioni 2021/2022
Qualità dell’insegnamento, modalità di apprendimento, adattabilità dei processi: ingredienti di successo
58, 30, 12. Sono sintetizzate in questi numeri le scelte dei giovani di terza media riguardo al loro futuro scolastico. Le iscrizioni 2021/2022 certificano che la maggioranza degli studenti italiani continua ad orientatasi sui Licei, un terzo ha scelto gli Istituti tecnici, il restante i percorsi di Istruzione Professionale.
In Lombardia il trend complessivo rispecchia quello nazionale, ma con percentuali diverse: nella nostra regione il Liceo è stato scelto dal 52% degli studenti, le preferenze per gli Istituti tecnici hanno toccato il 36,2%, quelle per i professionali l’11,8%.
Il successo dei percorsi di IAL Lombardia
Se a livello generale la formazione professionalizzante scende rispetto all’anno scolastico in corso, ben diverso è l’andamento registrato nelle sedi di IAL Lombardia che accompagnano i giovani all’assolvimento dell’obbligo scolastico. Nelle sedi di Saronno, Legnano, Gravedona, Como, Viadana e Cremona, infatti, le iscrizioni sono già oggi cresciute complessivamente del 14%, senza dimenticare che ci si potrà iscrivere anche a giugno e a settembre.
“È un dato confortante verificare che l’offerta formativa di IAL Lombardia conferma la sua attrattività, anche in questo anno tanto difficile – commenta Matteo Berlanda, presidente e amministratore delegato della struttura regionale – credo che ciò sia dovuto, almeno in parte, alla possibilità di realizzare in presenza le attività pratiche che caratterizzano i percorsi formativi dell’Istruzione e Formazione Professionale; diversamente dal lockdown della scorsa primavera, da ottobre anche in zona rossa i nostri allievi hanno potuto svolgere regolarmente le attività pratiche a scuola e, in stage, nelle aziende.”
Promozione reinventata
“Un risultato davvero rilevante alla luce dei condizionamenti imposti dalla pandemia alla ripresa dell’attività per le scuole medie – aggiunge Ileana Soana, responsabile delle sedi IAL a Nord di Milano – e della necessità di reinventare la promozione dei nostri corsi. Con le scuole medie chiuse, i referenti dell’orientamento spesso in home working e l’impossibilità di aprire le nostre sedi per gli Open Day in presenza, è stato tutto oggettivamente più complicato. Ma al tempo stesso stimolante! Non abbiamo rinunciato all’idea di lasciare ai nostri stessi alunni la possibilità di raccontare cos’è IAL, per far passare non solo informazioni ma anche significati ed emozioni. Lo abbiamo fatto con un film che ha proprio loro come protagonisti, e poi con articoli, manifesti e appuntamenti via web con scuole e famiglie”.
Conferme e novità
Anche a Cremona e Viadana la promozione e l’orientamento hanno viaggiato via web. “Le testimonianze video dei nostri alunni – racconta la direttrice Elisabetta Larini – veicolate tanto nei social quanto nel sito istituzionale di IAL Lombardia, come nelle trasmissioni televisive delle emittenti che trasmettono sul nostro territorio ci hanno consentito di arrivare ad un gran numero di famiglie e studenti alle prese con la scelta del dopo terza media. Per la prima volta avremo tre classi prime in tutti e tre gli indirizzi formativi presenti a Viadana, vale a dire Grafica, Meccanica e Ristorazione. Nella sede di Cremona, ai corsi più collaudati di Meccanica e Grafica, si aggiungerà, ed è un’assoluta novità, un percorso di formazione per studenti con disabilità che potranno ottenere l’attestato di addetto all’allestimento e alla gestione di Sala e Bar”.
L’adattabilità dei processi formativi
La formazione professionale offre ai giovani che si sentono più portati alla scuola del fare, opportunità molto, molto concrete per l’ingresso nel mondo del lavoro. Sono percorsi che si affermano per la qualità dell’insegnamento, per le modalità di apprendimento e per l’adattabilità dei processi formativi. Una sfida sempre nuova da affrontare giorno per giorno con coraggio e creatività.
Capitalizzare le innovazioni sperimentate nell’emergenza
“Anche quest’anno scolastico, così come il precedente, registrerà grandi diversità rispetto alla tradizione formativa – conclude Matteo Berlanda – e potrà favorire ulteriori innovazioni che dovremo fare in modo di rendere strutturali; non c’è infatti nessun buon motivo per cui non dovremmo continuare nella strada intrapresa in fase emergenziale, a partire dalla conferma di una quota di attività a distanza e da una vera integrazione programmatica“.