SCUOLA

CREMONA - VIADANA

Nave Italia riprende il largo. A bordo 17 giovani di IAL Cremona e IAL Viadana

Una settimana di navigazione che ha avuto una speciale preparazione anche per l'equipaggio

Questa sera l’imbarco, domani la partenza. Si preparano a mollare gli ormeggi – e non è un modo di dire – i 17 gli allievi delle sedi di Cremona e Viadana di IAL Lombardia che per i prossimi giorni navigheranno da Salerno a Gaeta a bordo del veliero di Fondazione Nave Italia. 

Li attende un’avventura in cui cultura del mare e della navigazione diventeranno strumenti di educazione, formazione, abilitazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia.

Nel suo genere la più grande e la più bella

E’ un brigantino davvero speciale quello di Nave Italia, non solo perché nel suo genere è la barca a vela più grande del mondo (gli appassionati dicono sia anche la più bella!), ma perché di settimana in settimana ospita gruppi di giovani provenenti da scuole, associazioni, enti, aziende che promuovono azioni sociali inclusive.

Il progetto che porta a bordo gli alunni di IAL Cremona e IAL Viadana è stato presentato come sviluppo del percorso di alternanza scuola-lavoro, ed è finalizzato al consolidamento delle conoscenze acquisite dai suoi allievi, a fare in modo che possano testare le proprie attitudini e arricchire il loro percorso formativo. 

Tutor in formazione

Ad accogliere il gruppo lombardo (composto da 5 allievi del corso di meccanica, 3 elettricisti, 4 del corso di ristorazione, 2 del corso di grafica e 3 amministrativi, accompagnati da 5 docenti) c’è un equipaggio di 22 marinai che a fine giugno, in pausa di navigazione nel porto di Olbia, è stato coinvolto dai docenti dello IAL in una giornata di formazione (foto in alto e nella galleria) per la messa a punto degli strumenti educativi che serviranno nella vita di bordo.

Per l’equipaggio di Nave Italia è stata questa un’esperienza del tutto nuova, ma estremamente positiva – hanno detto al termine del confronto con i formatori – utile non solo nell’immediato ma anche per la “cassetta degli attrezzi” di chi è per così tanto tempo a contatto con i giovani, il loro vissuto – talvolta non semplice – le insicurezze dell’età e le loro attese.

Set 2019

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