CREMONA
Nuova vita agli scafi abbandonati del Grande Fiume
Nel laboratorio di meccanica e carrozzeria di IAL Cremona primi passi di un progetto che vuole andare lontano
Cremona ha da sempre un legame speciale con il Po che ha visto crescere sulle sue sponde innumerevoli attività. La navigazione mercantile dell’antichità – un’ iscrizione su una stele che si incontra sul percorso pedonale lungo il fiume comincia così: “Ove fin dai tempi romani Cremona ebbe fiorente porto mercantile….” – ha lasciato il posto a quella per la pesca, a quella da diporto e a quella legata alla valorizzazione naturalistica.
Nei cantieri nautici del Grande Fiume gli stage degli allievi IAL
Numerosi sono i cantieri nautici cremonesi ed in due di essi, da diversi anni, gli allievi del corso di meccanica/carrozzeria di IAL Cremona hanno la possibilità di svolgere lo stage che è parte integrate del percorso formativo.
“Frequentando queste aziende – racconta Elisabetta Larini che dirige il centro di formazione professionale – ci siamo accorti di un gran numero di barche da fiume abbandonate da tanto tempo nei depositi. Abbiamo pensato allora, d’accordo con le aziende, di utilizzarle nella nostra officina-laboratorio per le ore dedicate alla carrozzeria. Per ora ne abbiamo recuperate due e i ragazzi, sotto la guida esperta dei nostri docenti, hanno cominciato a lavorarci”.
Oggi gusci vuoti, domani chissà
Il recupero di questi scafi abbandonati potrebbe però andare ben oltre il loro completo rimessaggio. “Sognare non costa nulla – conclude Larini – ma alimenta tanti progetti. Magari, un giorno, nascerà un’associazione che potrebbe utilizzare gli scafi rimessi a nuovo dagli allievi di IAL Cremona per il noleggio turistico, attività didattiche con le scuole del territorio, crociere naturalistiche. Chi lo sa!”.
Dentro i gusci vuoti di oggi, c’è un futuro tutto da inventare.