BRESCIA - CREMONA - VIADANA
Sbadabaam!
“Diversamente performanti”, per sbattere la porta in faccia alla dispersione e all’abbandono scolastico
Cosa c’entra una tipica onomatopea dei fumetti con un serio progetto contro la dispersione scolastica? C’entra, eccome. Per sbattere la porta in faccia a questo ingombrante fenomeno ci vuole infatti anche una buona dose di creatività. Ma andiamo con ordine.
A rischio 1 alunno su 4
Prima della pandemia in Italia il tasso di dispersione scolastica era del 13% e grazie a molti sforzi il trend era in discesa. La situazione è però tornata a peggiorare. Secondo un’indagine della Comunità di Sant’Egidio, realizzata in 23 città di dodici regioni, 1 alunno su 4 è a rischio dispersione. La discontinuità che ha caratterizzato lo scorso anno scolastico (e che a macchia di leopardo sta segnando anche quello in corso), un’abitudine tutta da costruire alla didattica a distanza, device e connessioni non sempre disponibili si sono rivelati un mix davvero problematico.
Ma è inutile accanirsi nella ricerca del colpevole per questo tempo perduto – sostiene uno dei ricercatori – l’unico vero responsabile è il virus, non si poteva fare altro; bisogna però pensare ai rimedi.
Non uno di meno. La scuola senza cattedra
IAL Lombardia – con le sue sedi di Cremona e Mantova e Brescia – ha deciso così di rilanciare il proprio impegno facendosi partner della Fondazione Comunità Mantovana per “Non uno di meno. La scuola senza cattedra”, progetto che è tra i vincitori del bando promosso dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Mentre allo IAL di Brescia si vanno mettendo a punto per i prossimi mesi dei “laboratori di riorientamento” per i giovani che hanno abbandonato il percorso scolastico, allo IAL di Viadana e allo IAL di Cremona alcune iniziative sono partite e altre vedranno la luce a breve, riunite sotto un’unico titolo: “Sbadabaam”: proposte ad hoc per giovani tra i 14 e i 17 anni con l’ambizione di sorprendere, intercettare, motivare, appassionare.
Musica, officina e stampa 3D alimentare
Si è cominciato tra gennaio e inizio febbraio con “Emoticon in musicolor”, un laboratorio diviso in due parti per la realizzazione di un videoclip musicale e di un videoclip virale.
Con il mese di marzo entra invece nel vivo “Sbadabaam, auto fiammanti!”, 30 ore con un maestro del mestiere per imparare i trucchi della carrozzeria, dall’ammaccatura alla verniciatura.
Allo IAL di Viadana, invece, il mese di aprile avrà “le mani in pasta”, laboratorio che muoverà dalla tradizione della pasta fresca per arrivare alla stampa 3D alimentare.
Il tutto iscritto nelle tre linee di intervento del progetto:
unità didattico-laboratoriali per ragazzi a rischio abbandono della scuola;
unità laboratoriali di mestiere per ragazzi che hanno abbandonato le aule;
unità artistico-espressive per essere diversamente performativi.
La povertà educativa non riguarda solo la scuola
“Per noi è fondamentale – sottolinea Elisabetta Larini, direttore delle sedi di Cremona e Viadana di IAL Lombardia – collaborare alla programmazione delle politiche educative con tutti gli attori coinvolti: scuola, enti locali, cooperazione sociale, associazionismo. Abbiamo bisogno, infatti di far crescere una cultura pedagogica comune, in quanto la dispersione è uno dei fenomeni delle povertà educative e non si esaurisce nel confine della scuola”.
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Sbadabaam, le mani in pasta